Le ragioni per rendere grazie
Di Ted Glick
21 novembre 2011
Straordinario, proprio straordinario. Vinciamo una settimana la lotta fa per il gasdotto nella zona delle sabbie bituminose, * non certo una vittoria definitiva ma una grande vittoria – e poi ieri, il giovani (e gli anziani) di Occupy Wall Street portano a compimento una giornata estremamente intensa– lunghe serie di azioni per replicare allo “sfratto” da Liberty Park condotta nella notte di martedì dalla polizia di Bloomberg (il sindaco di New York City, n.d.T.). E’ iniziata con una non violenta interruzione delle attività di Wall Street, è continuata con un’azione organizzata di informazione che di si è estesa alle stazioni della metropolitana di New York istruzione e costruzione del movimento sulle metropolitane di New York e si è conclusa con una marcia di massa e una dimostrazione di decine di migliaia di persone sul ponte di Brooklyn e nel quartiere di Brooklyn. *
Non soltanto questo. Ieri era anche il giorno in cui la Commissione per il Bacino del fiume Delaware, in replica all’organizzazione aggressiva ed efficace del movimento che chiedeva che non si facessero fratturazioni idrauliche nell’Atlantico, ha annunciato che cancellava l’incontro previsto per questo lunedì. A questo incontro era probabile che avrebbero abolito la moratoria per la frantumazione idraulica nell’area del bacino del fiume Delaware.
Non riesco a ricordare che nella mia vita ci sia stata una settimana così piena di azioni concrete e di vittorie che fanno presagire speranze per il futuro.
Perché accade tutto questo? Che cosa c’è nell’aria, su internet, nel mondo che sta provocando?? Non soltanto un’insurrezione popolare per la giustizia e la democrazia ma vittorie reali, qui negli Stati Uniti, in Nord Africa e altrove?
Il movimento della storia. E la velocità attuale delle comunicazioni. Queste due delle ragioni principali.
Ecco la versione redatta di un mio scritto 11 anni fa in un momento in cui il movimento per la giustizia in tutto il mondo aveva realizzato azioni di successo contro la World Trade Organization -WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio – OMC) a Seattle, e contro e il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e la Banca Mondiale a Washington, D.C. Le parole sembrano riferirsi a quello che accade oggi:
“Recentemente ho ricevuto una lettera da qualcuno che citava le parole che una volta Karl Max aveva detto: “La storia si muove alla velocità della comunicazione.” Questa citazione mi ha colpito
“Viviamo in un periodo in cui le comunicazioni sono sia quasi istantanee che potenzialmente globali per un numero sempre crescente di persone. Un evento che accade in una parte del mondo può essere riferita o si può venire a sapere in tutto il mondo nel medesimo momento in cui accade.
“E, fatto ancora più importante, con l’avvento di Internet i movimenti popolari, sindacali, progressisti, rivoluzionari e del popolo possono essere in contatto diretto e immediato, in modo interattivo, con milioni persone interessate. Internet, per mezzo di liste di indirizzi di posta elettronica, siti web, twitter, facebook ed altro, poiché non è controllato dall’élite delle grosse imprese commerciali che governa, sta diventando uno strumento sempre più potente per costruire movimenti di massa che vogliono cambiamenti in senso progressista. Senza di esso, é altamente improbabile che le azioni svoltesi a Seattle e a Washington, D.C. l’aprile scorso, avrebbero attirato quella quantità di persone e che avrebbe avuto l’immenso impatto politico che ha provocato.
Mi sembra che tutto questo renda possibile che un cambiamento abbia luogo molto più rapidamente di quanto molti di noi possano pensare. E’vero che l’anno 2000 è testimone di una rinascita del tipo di movimento popolare, attivista che lotta per problemi molteplici che non si vedeva da 30 anni in questo paese, e se la storia si muove davvero, “alla velocità della comunicazione” questo primo decennio del 21° secolo potrebbe certo diventare un’epoca di grande significato storico.
“Dopo tutto, è una legge della fisica che “le cose in movimento tendono a rimanere in movimento”. Se il nuovo movimento popolare del 21° secolo riesce a rimanere unito e a continuare a costruire e a comunicare, non c’è modo di prevedere quanto possiamo fare in un lasso di tempo relativamente breve.”
Che cosa è successo a quel movimento? E’ stato sopraffatto dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 e dalle guerre volute dal nostro governo in Afghanistan e in Iraq. Molti di coloro che facevano parte del movimento hanno spostato il loro interesse su attività pacifiste e, anni dopo, sulla campagna presidenziale per Obama.
Un’altra campagna presidenziale per Obama sta per iniziare, ma non mi aspetto che il movimento del potere popolare ripeta quanto è successo nel 2008. Mi aspetto, invece, (e farò qualsiasi cosa potrò per costruirla) una continuazione del tipo di azione diretta strategica e non violenta e di costruzione indipendente di un movimento che abbiamo visto negli Stati Uniti dalla fine di agosto, quando hanno arrestato di 1250 persone alla Casa Bianca.
Alcuni di coloro che sono attivi in questo movimento saranno sostenitori critici di Obama, altri appoggeranno il Partito verde, altri non vorranno avere niente a che fare con le elezioni e così va bene. Possiamo accettare di non essere d’accordo sulle tattiche per quanto riguarda il nostro sistema elettorale non democratico e dominato da due partiti e dalle grosse imprese commerciali, mentre uniamo le forze per costruire il movimento del popolo nelle strade, nelle scuole, sui posti di lavoro e nella collettività.
In attesa di continuare a fare la storia nel 2012.
www.ecoblog.it/post/3043/tar-sands-gli-ambientalisti-americani-contro-loleodotto-keystone-xl
*www.ilcambiamento.it/lontano_riflettori/occupy_wall_street_saviano_zuccotti_park.html
Ted Glick è attivista progressista, organizzatore, scrittore e oratore pubblico dal 1968 e dal 2004 è organizzatore del movimento per i problemi del clima. Si possono trovare i suoi scritti precedenti e altre informazioni su di , lui su tedglick.com e anche su twitter: htttp://twitter.com./jtglick
Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
http://www.zcommunications.org/reasons-for-thanks-giving-by-ted-glick
Traduzione di Maria Chiara Starace
© 2011 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0